domenica 7 giugno 2015

Recensione: Regina Rossa Victoria Aveyard

"Chiunque può tradire chiunque"





La mia recensione:

Regina Rossa è il primo romanzo di una serie distopica scritta da Victoria Aveyard. Grazie alla sua copertina e ad una trama che mi ispirava molto ho deciso di iniziare a leggerlo.
Avevo molte aspettative su questo primo romanzo ma queste sono state disattese.
Leggendo i primi capitoli ho capito che qualcosa non mi convinceva, mancava qualcosa che mi spingesse a farmelo piacere di più.

Ci troviamo a Norda nell'era 320. Era di cui non sappiamo nulla, possiamo ipotizzare che sia un lontano futuro o un mondo alternativo. In questa nuova era ci sono mezzi di trasporto che conosciamo ma è un mondo inquinato (questo mi fa pensare che sia un lontano futuro).
E' un  mondo nuovo certo, ma è governato da re e regine che vivono in palazzi sfarzosi. Da questo punto a me è sembrato di trovarmi in un mondo a metà tra il medioevo e un futuro apocalittico.

La popolazione è suddivisa in due caste: Rossi e Argentei.
I primi sono gli umani dal sangue rosso, sono poveri, schiavi e spesso vittime del potere degli Argentei.
I secondi invece sono l'élite, sono umani dal sangue argenteo, dotati di poteri straordinari.

La protagonista si chiama Mare ed è una rossa che sta per finire la scuola (anche se non ci va molto spesso). E' una ragazza che non può fare nulla per cambiare il suo futuro. Ancora poche settimane e compirà diciotto anni e la sua unica scelta sarà arruolarsi nell'esercito, così come hanno fatto i suoi fratelli maggiori. 

Eppure qualcosa cambia. Una sera Mare sbaglia la persona da derubare. Incontra un ragazzo che impietositosi dalla giovane ladruncola decide di pagarla con una moneta che potrà aiutarla a sostenere la sua famiglia.
Il giorno dopo questo incontro, Mare viene portata al castello dei sovrani argentei e vestirà i panni della domestica. Ma qui ancora tutto cambia.
Mare cade da un terrazzino e rischia di morire fulminata dalla barriera che protegge la nobiltà argentea, ma ciò non accade, anzi si scopre che la ragazza ha delle abilità straordinarie, come quelle dell'élite. Mare è in grado di generare elettricità.
E' da questo punto che la storia si infittisce e si trasforma (non voglio spoilerare questa volta!)

Regina Rossa poteva avere un grandissimo potenziale, da una trama così fresca ed originale mi sarei aspettata tantissime cose invece sono rimasta un po' delusa.
Questo primo romanzo è un mix tra fantasy, young adult e distopia mal riuscita. Probabilmente per la mescolanza di tutti questi generi il risultato non è riuscito perfettamente.

Lo stile di Victoria inoltre non mi ha fatto impazzire, tutta la storia è descritta in maniera superficiale, i personaggi raccontati sono privi di spessore. Ogni frase, pensiero o sentimento del singolo personaggio sono come inesistenti.
L'ambientazione, che a parere mio poteva essere sfruttata molto di più, non viene descritta molto e questo le fa perdere altri punti vista l'originalità del mondo descritto.
La protagonista a volte è un tantino stupida e stai a chiederti perchè mai possa aver fatto una cosa simile. 
Come se non bastasse, l'autrice ha voluto inserire un triangolo amoroso, mal riuscito. Inoltre, il fatto che la scrittrice non sia brava con le descrizioni, ha inciso molto nella storia dei personaggi e nelle relazioni tra di loro.
Leggendo le varie pagine poi, mi sono accorta di cose che mi sembravano già viste e alla fine ho capito. Sembra quasi che Victoria Aveyard, abbia deciso di unire molti elementi di altre saghe quali Hunger Games e The Selection.

Infine posso solo dire che Regina Rossa aveva tutto il potenziale per essere un romanzo molto più bello e spero vivamente che i seguiti vengano scritti in maniera più approfondita.


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